Di conquistare Roma, come più volte minacciato, ancora non se ne parla, ma in compenso i jihadisti dello Stato Islamico hanno preso possesso del sito del Partito democratico della Regione toscana. Musica da battaglia, bandiera dell’Isis su sfondo nero e un messaggio, tradotto anche in inglese: “Hackerato dallo Stato Islamico (Isis). Siamo ovunque”. Questo il benvenuto agli internauti (visibile nella foto) che lo scorso sabato si sono collegati al sito del partito. Una provocazione che dal Pd toscano non prendono sotto gamba, soprattutto in seguito all’assalto subito i giorni scorsi alla sede. “Attacchi telematici e attacchi fisici. Non ci facciamo né impressionare, né impaurire – ha scritto sul suo profilo Facebook il segretario regionale, Dario Parrini, che assicura: “Andiamo avanti con la stessa determinazione di sempre. Anzi, con determinazione ancora maggiore”. La Digos e la Polizia postale di Firenze hanno subito avviato le indagini, per accertare la reale provenienza dell’attacco del sedicente Mohammed Ali, che ha firmato la violazione. L’attacco segue quello del mese scorso al sito della Federcasalinghe. In quel caso il messaggio firmato da United Islamic Cyber Force era più esplicito: “Ditelo ai vostri governi, non disturbate l’Islam o conoscerete i rischi”. Attacco, evidentemente, caduto nel vuoto. Stavolta i miliziani hanno deciso di rivolgersi direttamente a Renzi.
Nino Fazio