Concordia, Allegra, Fascinosa e Splendida. Nomen omen, anzi no. Mai come oggi il nome più appropriato per una nave da crociera potrebbe essere “Pericolosa”: dopo il naufragio della Concordia e l’incendio dell’Allegra (entrambi del 2012), la sventura ha deciso di superarsi e regalare ai crocieristi l’esperienza dell’attentato. Che ha trasformato qualcuno di loro in “crociato”.
L’Isis ha infatti fatto circolare in rete la foto del pensionato 64enne di Novara che era in crociera con la compagna ed è rimasto ucciso nell’attentato, segnato con una croce rossa, con la didascalia: “Questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo”. Mentre su Twitter Rita Katz, direttrice del Site, il sito che monitorizza il jihadismo sul web, ha denunciato: “Quello che avete visto a Tunisi è solo la prima goccia di pioggia”.
Così l’Isis minaccia nuovi attacchi dopo aver rivendicato quello al museo Bardo di Tunisi. Che era stato anche annunciato. Qualche settimana fa il “Daily Telegraph” aveva riportato le frasi profetiche di un blog affiliato dell’Isis: “Si potrebbero attaccare le navi dei crociati e interrompere il flusso della loro navigazione”. È vero, nei vari blog jihadisti che ci sono in rete si può leggere di tutto, ma fatto sta che Costa Crociere e Msc hanno cancellato tutti gli scali in Tunisia fino a data da destinarsi: “La sicurezza di ospiti ed equipaggio è la priorità per Costa Crociere ed è una condizione necessaria per offrire vacanze serene e piacevoli. Dopo quanto è successo a Tunisi, abbiamo deciso di cancellare tutti i prossimi scali di nostre navi in Tunisia. Saranno sostituiti da scali alternativi che sono in via di definizione”.
E che le crociere ultimamente siano pericolose lo sa bene Antonello Tonna, l’artista siciliano che il 13 gennaio 2012 era scampato al naufragio al Giglio e l’altro ieri si è salvato dall’attentato terroristico a Tunisi. Coincidenze. Alle quali evidentemente non crede Angela Pastorino, preside dell’Istituto nautico San Giorgio di Genova, in gita scolastica con i propri studenti, a bordo della Splendida: già alla partenza da Genova aveva deciso di vietare la discesa dalla nave a Tunisi per “motivi di sicurezza”. Gli studenti per una volta possono ringraziare i dirigenti scolastici intransigenti.
Nicola Stacchietti