Le sconfitte sul campo che i soldati del califfato stanno subendo in queste settimane hanno un risvolto poco rassicurante. Centinaia di jihadisti, europei di nascita, stanno tornando in Europa. La polizia federale tedesca e i servizi per la sicurezza interna di Berlino hanno scoperto 270 foreign fighter, partiti per unirsi all’Isis in Siria e in Iraq e rientrati in Germania grazie ai loro passaporti di cittadini europei.
Fuggono dall’avanzata degli eserciti liberatori dei curdi siriani a nord e degli iracheni a sud. Ma non è detto che abbiano abbandonato la fede nei dogmi dell’islamismo radicale salafita o la fedeltà ad Al-Baghdadi. Secondo il quotidiano di Amburgo Die Welt, le forze di sicurezza e di intelligence stanno attivamente sorvegliando il grado di pericolosità di molti combattenti dell’Isis già rientrati sul suolo tedesco, ma rimane difficile valutarne il potenziale di pericolosità. Un quarto di loro collabora con polizia e servizi segreti, ma il resto rimane legato all’ideologia salafita e al giuramento fatto al Califfo.