Continua l’assedio di Mosul da parte dell’ampia coalizione a guida irachena, il Daesh ha risposto prima con una triplice offensiva a Kirkuk, 170 km a sud-est di Mosul, che ha colpito un compound governativo, una ex stazione di polizia ed una centrale elettrica. Almeno 3 esplosioni e 12 morti civili tra amministrativi, operai e tecnici iraniani anche se non è ancora chiara la reale portata del’attacco. Fonti jihadiste parlano di un assalto alla sede del governatorato ed altre sedi istituzionali. La città è stata isolata mentre i peshmerga curdi e l’esercito iraqueno cercano di eliminare i kamikaze e i cecchini dell’Isis, uno dei quali spara sulle forze di sicurezza curde dal Maidj Palace.
Secondo fonti curde, un numero imprecisato di jihadisti è ancora asserragliato in una scuola, ma il governatore della città di Kirkuk ha dichiarato all’agenzia di stampa curda Rudaw che le forze antiterrorismo hanno il completo controllo della situazione. Intanto sul fronte di Mosul la coalizione anti-Isis è arrivata a 10 km dalla città, liberando tutti i villaggi attorno, anche se si prevede che l’operazione sia lunga e difficile. La partecipazione italiana continua nell’addestramento dei peshmerga e dell’esercito iraqueno, mentre 500 bersaglieri proteggono l’agenzia Trevi che sta ristrutturando la grande diga sul fiume Tigri a soli 15 km dal fronte e considerata uno dei possibili obiettivi dei miliziani. Un altro centro di azione del contingente italiano è a Erbil, nel Kurdistan iraqueno, dove sono posizionati gli elicotteri e i Fanti della Friuli con l’incarico di aiutare le squadre alleate sotto il fuoco nemico e di trasportare i feriti verso gli ospedali.