TEHERAN – In Iran sono state rilasciate circa 5.200 persone arrestate nella provincia della capitale Teheran durante le manifestazioni contro il governo iniziate lo scorso settembre. Lo ha comunicato il portavoce della magistratura iraniana, Massoud Setayeshi. Una cifra enorme, che corrisponderebbe al 98% dei manifestanti.
Nel frattempo, i vertici di governo dell’Iran hanno definito come “interventista e non convenzionale” l’emendamento approvato il 18 gennaio 2023 dal Parlamento europeo, che ha chiesto di inserire nella lista dei terroristi dell’Unione europea il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione a causa “delle sue attività terroristiche, della repressione nei confronti dei manifestanti e della fornitura di droni alla Russia”. Il ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian, ha definito la decisione “inappropriata e non corretta”. Intanto, la situazione è sempre più tesa dopo l’annuncio del Corpo sul taglio della rete internet prevista per i giorni di giovedì e venerdì e l’assedio alla città di Zahedan, che secondo gli attivisti antigovernativi, sarebbe ora “isolata da spaventosi posti di blocco”.
Nella foto in alto, iraniani che passeggiano per le strade della capitale, ANSA