Secondo il quotidiano turco Hurriyet, il direttore della Cia Gina Haspel avrebbe segnalato alle autorità locali l’esistenza di un’intercettazione telefonica in cui il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, chiede al fratello Khaled, ambasciatore di Riad negli Stati Uniti, di “mettere a tacere Jamal Khashoggi il più presto possibile”. Il giornale aggiunge che gli agenti segreti americani sarebbero in possesso di ulteriori intercettazioni che confermerebbero definitivamente le direttive sull’omicidio del giornalista saudita, avvenuto lo scorso 2 ottobre.
Le ultime rivelazioni potrebbero comunque non far cambiare idea al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il quale nei giorni scorsi aveva dichiarato che l’Arabia Saudita sarebbe rimasta una grande alleata, nonostante il rapporto finale della Cia sul caso indicasse bin Salman come principale mandante del delitto.
Diversa la reazione di Federica Mogherini, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la Politica Estera che, durante una conferenza stampa ad Ankara con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, ha affermato che “Riad non collabora” sulla vicenda legata a Khashoggi.
“Abbiamo chiesto dall’inizio una completa trasparenza nelle indagini, che non abbiamo ancora visto. Vogliamo che i responsabili di questo terribile omicidio vengano portati davanti la giustizia”, ha aggiunto Mogherini sottolineando la contrarietà dell’Unione Europea alla pena di morte richiesta dalla procura di Riad per cinque sospetti.
Dello stesso avviso Cavusoglu, che ha manifestato perplessità sull’operato dell’Arabia Saudita. “Ci sono ancora domande senza risposta su chi sono i veri responsabili e su chi ha ordinato l’omicidio”, ha detto il ministro turco tornando a chiedere un’inchiesta internazionale sul fatto.