Il consenso del Partito Democratico si attesta a febbraio al 30,4 per cento. Il M5s è a quota 27 per cento. Secondo quanto rileva l’Istituto Ixè entrambi sono calati dello 0,6 per cento nel giro di una settimana.
I partiti. Il rilevamento sulle intenzioni di voto degli italiani offre uno spaccato del consenso nel mese di febbraio. Il Pd rimane poco sopra quota 30 per cento. In leggera crescita, fra 0,1 e 0,2 per cento, i partiti di centro-destra: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. In crescita di mezzo punto percentuale Sinistra Italiana che si attesta sul 3,9 per cento. Leggero calo dello 0,1 per cento per Area Popolare (Ncd+Udc).
I leader. Dopo mesi in ascesa, cala di un punto percentuale il consenso verso il premier Paolo Gentiloni, stabile al 27 per cento. Matteo Renzi scende di due punti e si attesta al 28 per cento. In calo il consenso per Salvini e Meloni, al 22 per cento. Grillo con il 18% è l’unico leader a salire di 1 punto percentuale. Stazionaria la fiducia in Di Maio, 18%, e Berlusconi, 16%.
Pd e sinistra. Secondo il 76 per cento degli elettori del Partito democratico la scissione sarebbe un male. Solo il 19 per cento la vede positivamente. In vista del congresso il 64 per cento vorrebbe che Matteo Renzi rimanesse segretario, mentre 18 per cento punta su Andrea Orlando e il 12 per cento su Michele Emiliano. Il sondaggio è stato condotto per la trasmissione Agorà di Raitre.