Ucciso nel giardino della scuola dove insegnava. Alle 22.30 di ieri notte i carabinieri hanno trovato il corpo senza vita di Marcello Toscano, 64 anni, nella scuola media Marino Guarano a Melito di Napoli, dove lavorava come insegnante di sostegno. Dai primi accertamenti sembra sia stato ammazzato con un’arma bianca.
Il movente per ora è ignoto, anche se Andrea Cipolletti, amico e collega della vittima, ha raccontato un dettaglio importante: “Non so cosa sia successo, ma potrebbe essere stata una nota a scatenare la rabbia di qualche ragazzo o di qualche genitore. Marcello a mezzogiorno ha chiesto a un altro collega di insegnargli a condividere la posizione tramite Whatsapp. Probabilmente si sentiva in pericolo”.
Le ricerche sono partite ieri alle 20 quando la moglie e i due figli non hanno avuto più sue notizie. Intorno alle 21/21:30 la figlia di Toscano ha individuato la macchina del padre nei parcheggi della scuola e ha chiamato la caserma dei Carabinieri della vicina Mugnano. I militari, dopo essersi fatti aprire l’edificio, hanno fatto la macabra scoperta tra i cespugli. Hanno quindi acquisito le telecamere delle aree circostanti e la chiave del delitto potrebbe essere proprio nei file presi in esame dai militari. L’istituto scolastico è lo stesso dove a maggio scorso un ragazzino di 13 anni fu ferito alla schiena con un’arma da taglio da un compagno di classe e dove due mesi prima fu aggredita nel bagno della scuola una bambina di 11 anni.
L’uomo era molto conosciuto sia a Melito che a Mugnano, dove era stato consigliere comunale in più occasioni. Luciano Mottola, sindaco di Melito di Napoli, ha voluto esprimere la rabbia e il cordoglio per l’accaduto: “Siamo lasciati soli dallo Stato, qui la criminalità è fuori controllo”.