Il Consiglio di indirizzo e vigilanza Inps ha bocciato il bilancio preventivo 2017 dell’istituto di previdenza. Non solo. Oltre le «carenze rilevanti» riscontrate, l’organo di vigilanza richiama l’attenzione sulle linee di indirizzo mai rispettate dell’istituto pensionistico.
La bocciatura. «I documenti che rappresentano il Bilancio preventivo evidenziano carenze di risposte da parte dell’Istituto su punti rilevanti: crediti contributivi e patrimonio immobiliare». Nella nota negativa l’istituto di vigilanza riprende le osservazioni mosse già da tempo dal Collegio dei sindaci e del ministero del Lavoro. La discordia ruota intorno al bilancio preventivo trasmesso dal presidente dell’Inps Tito Boeri a fine dicembre. Il Civ è l’organo al quale compete per legge l’approvazione del bilancio dell’Inps.
Reazioni. «Motivazioni strumentali» afferma il direttore generale dell’Inps Gabriella Di Michele. Il ministro del lavoro Giuliano Poletti garantisce che il sistema è in equilibrio e «non comporta alcuna conseguenza per chi percepisce le prestazioni erogate dall’Istituto». Per Susanna Camusso invece c’è un problema di gestione. Il segretario generale della Cgil sottolinea infatti che «da tanto tempo andiamo dicendo che c’è una serie di problemi che non si è voluto affrontare e non si è voluto risolvere». Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo è più netto: «L’uomo solo al comando non funziona». Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, spinge per una «soluzione che salvaguardi il ruolo di indirizzo e controllo dei lavoratori».
Il bilancio. Il “risultato di esercizio” 2017 dell’istituto pensionistico sarà negativo per 6,1 miliardi di euro,ma in miglioramento di quasi 1,5 milioni rispetto alle previsioni. Il “disavanzo patrimoniale” ammonta a 7,8 miliardi di euro: peggio del 2016, ma in linea con la previsione negativa sul 2017. La stima sulle entrate complessive è di oltre 405 miliardi di euro. Quelle contributive di 219 miliardi, in aumento di 720 milioni rispetto alle previsioni 2016. Le uscite sono stimate in oltre 411 miliardi di euro, di cui più di 275 miliardi in prestazioni pensionistiche, in aumento di 2,7 miliardi sul 2016.
Nel tempo il Civ ha inviato «inviti formali e informali agli organi di gestione a superare le criticità rilevate» si legge ancora nella nota. «Pur restando garantite dallo Stato le prestazioni poste a carico dell’Istituto, è evidente che una gestione del bilancio che presenti un andamento negativo del patrimonio deve essere oggetto di adeguata ed immediata attenzione».
Rimane aperta la questione dei Caf, Centri di Assistenza Fiscale, che chiedono più risoerse all’Inps e minacciano, in caso di mancate risposte, di bloccare lo svolgimento di tutte le pratiche e interrompere il servizio. Un servizio che riguarda milioni di cittadini italiani in gran parte con redditi minimi.