L’Osservatorio dell’Inps sul precariato ha diffuso dati interessanti sui contratti lavorativi registrati nel 2019, confermando l’inversione di tendenza, già segnalata fin dagli inizi del 2018, fra l’andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato.
Nei primi sette mesi dell’anno corrente la variazione netta dei rapporti a tempo indeterminato, nello specifico assunzioni più trasformazioni e meno cessazioni, risulta pari a 353.176 contratti. Il dato registra un forte aumento, pari addirittura al 148%, rispetto allo stesso periodo del 2018.
Nel lasso di tempo preso in esame si evidenzia un boom delle trasformazioni da tempo determinato a indeterminato, che passano da 279.000 a 439.000, con una crescita del 57,7%. Tra gennaio e luglio le assunzioni totali nel privato sono state 4.488.304, a fronte di 3.497.020 cessazioni.
Flessione invece sui contratti a termine: nella prima metà dell’anno la variazione netta dei rapporti di lavoro determinato è diminuita a 123.114, un numero in deciso calo, del 66,7%, rispetto ai 369.567 della prima metà del 2018.
L’Inps ha divulgato anche i dati sulla cassa integrazione autorizzate: ad agosto 2019 il numero complessivo delle ore è stato pari a 6,4 milioni. Il dato segna un calo del 42,3% se confrontato con quanto emerso ad agosto 2018, quando le ore autorizzate furono circa undici milioni.
Nel dettaglio, le ore di cassa ordinaria scendono del 2% circa, nel complesso 3,9 milioni; ben più decisa è la riduzione per la cig straordinaria, che segna un decremento di quasi il 65% rispetto ad agosto dell’anno precedente, con 2,5 milioni di ore totali. L’unico dato in aumento riguarda gli interventi in deroga: 9mila ore segnate ad agosto di quest’anno, il 19,6% in più se confrontato con lo stesso mese dell’anno scorso.