Secondo la stima flash di Eurostat, a settembre l’inflazione nell’Eurozona è scesa all’1,8%, rispetto al 2,2% di agosto. I rialzi maggiori dei prezzi si registrano nei servizi (4%), seguono cibo, alcol e tabacco (2,4%), e beni industriali (0,4%). Ancora giù l’energia (-6%, dopo il -3% di agosto). Tra i singoli Paesi, valori più alti in Belgio (4,5%) ed Estonia (3,2%) e inferiori in Irlanda (0,2%) o Lituania (0,4%). Inflazione in Italia è allo 0,8%.
In attesa dei dati definitivi, attesi per il 17 ottobre, si registra all’interno dei Paesi Ue con la moneta unica, un andamento che dovrà essere considerato quando il Consiglio direttivo porrà la sua decisione sul taglio del costo di prestito del denaro. Non si sbilancia per ora Christine Lagarde. La presidente della Bce ha promesso che alla riunione di ottobre si terrà conto di dati e informazioni a disposizione. Sulla base di questi si deciderà se mantenere una politica restrittiva o se invece optare per un nuovo taglio dei tassi, magari di un nuovo 0,25 %.