ROMA – Nuovi sviluppi sul femminicidio di Rossella Nappini. Secondo la testimonianza della zia, la vittima prima di essere accoltellata nell’androne di casa, si era recata al bancomat per fare un prelievo. Gli inquirenti non escludono che dietro l’omicidio ci sia un movente economico. Stando alla ricostruzione di Repubblica, forse Adil Harrati voleva sistemarsi a casa della vittima, e già chiedeva alla donna di restituirgli dei soldi spesi per lei.
Dietro l’omicidio dell’infermiera romana di 52 anni uccisa con 20 coltellate nel pomeriggio dello scorso lunedì a Roma potrebbe esserci Adil, 45enne marocchino che il 6 settembre ha ammesso il femminicidio ai poliziotti della squadra mobile che hanno fatto irruzione in casa sua. Come riportato da Repubblica, l’assassino, alla domanda fatta dagli agenti “Le scarpe le hai lavate da poco? Erano sporche di sangue?” ha risposto affermativamente, confessando così l’uccisione dell’infermiera.
In passato Rossella Nappini era stata vittima di diversi episodi di stalking. Nel 2021, come emerge da foto apparse sul web, l’infermiera aveva trovato la sua automobile vandalizzata con la scritta “Ti amo tanto”. Al momento non c’è alcuna certezza sul fatto che l’autore del gesto sia il 45enne fermato la mattina del 5 settembre con l’accusa di omicidio, ma questo atto vandalico avvenuto due anni fa si iscrive al fascicolo delle indagini.
Intanto, per ricordare la scomparsa della 52enne, i suoi colleghi dell’ospedale San Filippo Neri hanno organizzato per la giornata di domani, 7 settembre alle 19.00, una fiaccolata commemorativa proprio nei pressi del suo posto di lavoro. Ad annunciarlo la stessa Asl di Roma 1 secondo cui “sarà un momento per ricordarla insieme, stringerci in un abbraccio e riflettere su quanto successo”.