L’industria italiana continua a crescere. Un dato su tutti: la produzione industriale. I dati sulla crescita diffusi oggi dall’Istat confermano il trend positivo degli ultimi anni e segnalano il netto incremento avvenuto nel 2017 sull’anno precedente. Nel solo mese di dicembre l’incremento è stato di + 1,6 per cento su novembre.
L’impennata nel 2017. Nell’intero 2017 la produzione industriale è cresciuta del 3 per cento rispetto all’anno precedente. Si tratta di un valore quasi doppio rispetto all’anno precedente (+1,7 per cento del 2016 sul 2015). Il dato annuo segna invece un’impennata del 4,9 per cento. In particolare l’Istat rileva che la produzione ha subito un’accelerazione a fine anno. A dicembre 2017 l’indice della produzione industriale ha segnato un aumento del 1,6 per cento su novembre. Nel trimestre ottobre-dicembre l’incremento è pari allo 0,8 per cento sui tre mesi precedenti. L’indice di crescita della produzione segnata a dicembre è il più alto da agosto 2011.
Chi traina la crescita. La fabbricazione di macchinari e attrezzature segna un aumento del 15,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il fenomeno potrebbe essere collegato all’arrivo degli effetti dagli incentivi del piano Industria 4.0. Gli aumenti più significativi che hanno inciso sull’indice di crescita generale sono: la produzione di beni strumentali (9,1 per cento), i beni intermedi (5,7 per cento) e quelli di consumo (5,5 per cento). A dicembre 2017 i comparti trainanti sono stati: la fabbricazione di macchinari e attrezzature (+15,6 per cento), l’industria manifatturiera (+12,1 per cento) e la metallurgia (+10,1 per cento).
Chi retrocede. Il comparto dell’energia segna invece un dato negativo, perdendo il 3,1 per cento. Fanno peggio solo il settore della fabbricazione di computer, elettronica e ottica e apparecchi di misurazione (-6,1 per cento) e quello dell’attività estrattiva (-3,5 per cento).
“Una buona notizia” la crescita dell’industria, commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Certo, rispetto a 10 anni fa, c’è ancora una differenza abissale da colmare. Se si confrontano i dati di oggi con quelli di dicembre 2007, la produzione è ancora inferiore del 13,5%”.