Falso atto in bilancio: è il reato ipotizzato dalla Procura di Torino, che ieri ha aperto un’inchiesta sul bilancio 2015 del Comune e su presunti crediti mai saldati nei confronti di alcune partecipate della Città, in particolare “Gruppo Torinese Trasporti” (Gtt), società che si occupa del trasporto pubblico, e “Infra.To”, azienda di infrastrutture per la mobilità. L’indagine, ancora in fase embrionale e senza alcun iscritto nel registro degli indagati, ha preso il via dall’esposto del consigliere comunale Alberto Morano (candidato sindaco sostenuto dalla Lega Nord nelle scorse elezioni), il primo a denunciare irregolarità riscontrate nei rendiconti, dalle quali emergerebbe un “buco” di oltre 30 milioni di euro tra i crediti vantati dalle società verso il Comune, crediti di cui non ci sarebbe traccia nel bilancio cittadino approvato dalla giunta precedente, guidata da Piero Fassino. Morano ha inoltrato la stessa denuncia anche alla Corte dei conti, che ha aperto un’indagine parallela. Ieri la Guardia di Finanza ha effettuato le prime verifiche con un blitz a Palazzo Civico.
Comune di Torino: inchiesta su 30 milioni di “buco”
21 Ottobre 2016140
post precedente