Rudolph Giuliani, avvocato del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e figura di primo piano nella vicenda dell’Ucrainagate, è indagato dalla giustizia federale nell’ambito di un’inchiesta su alcune sue operazioni finanziare.
La notizia è riportata dall’agenzia Bloomberg che cita alcuni funzionari dell’amministrazione degli Stati Uniti. Si sospettano possibili violazioni delle regole sui finanziamenti elettorali e di azioni illegali di lobby all’estero. Da parte della Procura federale di Manhattan, che lo stesso Giuliani aveva guidato prima di divenire sindaco di New York nel 1994, si ipotizzano anche accuse per corruzione di funzionari stranieri e di cospirazione.
Bloomberg afferma che le indagini si starebbero concentrando sulle attività dell’avvocato in Ucraina, le stesse per le quali due soci di Giuliani, Lev Parnas e Igor Fruman, sono stati arrestati alcune settimane fa con l’accusa di aver fatto confluire illegalmente grandi quantità di soldi verso alcuni funzionari e comitati politici a sostegno del presidente americano.
Attraverso l’azienda per cui lavoravano, la Global Energy Producers Llc, Parnas e Fruman avrebbero violato la legge sui finanziamenti elettorali con una donazione di 325mila dollari al gruppo pro-Trump American First Action. I due avrebbero iniziato la collaborazione con il politico repubblicano nel 2018 per trovare in Ucraina prove contro l’ex vicepresidente Joe Biden e suo figlio Hunter e avviare così un’indagine su di loro.
Avendo un ruolo rilevante nell’ambito dell’inchiesta di impeachment contro Trump, se le accuse nei confronti dell’ex sindaco dovessero concretizzarsi potrebbero rappresentare un ulteriore problema per il Tycoon, soprattutto se venisse confermato che Giuliani ha agito seguendo le sue direttive.
