Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, è indagato dalla Procura di Locri per abuso d’ufficio, concussione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dello Stato e dell’Unione europea.
Famoso per l’accoglienza di migranti nel suo paese, le Fiamme gialle hanno acquisito con un blitz la documentazione al Comune di Riace e notificato a Lucano l’avviso di garanzia. Fatture e atti amministrativi, contabili e bancari inerenti ai progetti di accoglienza degli stranieri, a cui partecipano le associazioni in convenzione con il comune calabrese. L’attenzione degli ufficiali si sta concentrando sulle rendicontazioni e sulle fatture giustificative delle spese sostenute dal 2014 ad oggi. Insieme a lui è indagato anche Fernando Antonio Capone, presidente dell’associazione “Città Futura – don Pino Puglisi”.
Nelle scorse settimane Lucano si era detto “sfiduciato e indignato con lo Stato” dopo che il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria avevano sospeso l’erogazione dei fondi per presunte irregolarità.
Sindaco simbolo dell’accoglienza, è oggi indagato per quel modello di ospitalità studiato in tutta Europa, che ha risollevato il paese nel cuore della Locride.
Lo scorso marzo il primo cittadino del comune calabrese era stato definito dalla rivista americana Fortune tra le 50 persone più influenti del mondo. “Grazie ai migranti il mio paese è rinato: qui non ci sono centri di accoglienza, qui ai migranti diamo una casa vera” commentò Lucano, sottolineando come un quarto della popolazione di Riace provenga dall’Afghanistan, dal Senegal e dal Mali, rischiando la vita nell’attraversamento del Mediterraneo.
Per questo motivo Lucano si guadagnò il 40esimo posto nella classifica delle persone più influenti al mondo a fianco con Angela Merkel, Papa Francesco e dell’ad di Apple, Tim Cook. Rai Fiction aveva annunciato a maggio la realizzazione di una fiction su Lucano, interpretato da Beppe Fiorello.
