MESTRE – Sono tre gli indagati per la strage del bus di turisti precipitato a Mestre, vicino Venezia, costata la vita a 21 persone lo scorso 3 ottobre. Si tratta di Massimo Fiorese, amministratore delegato de ‘La Linea’, la società che gestisce il servizio navetta; Roberto di Bussolo, dirigente del settore Viabilità terraferma e Mobilità del Comune di Venezia e Alberto Cesaro, responsabile del servizio Manutenzione viabilità della terraferma del Comune di Venezia.
Sul caso indaga la procura di Venezia, dopo l’apertura di un fascicolo affidato alla pm Laura Cameli. Ipotizzati, per i tre indagati, i reati di omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose. I tre avvisi di garanzia sono legati al conferimento delle perizie tecniche sulle condizioni del cavalcavia e del guardrail. Si attendono altri elementi chiave dell’inchiesta, tra cui la visione della scatola nera del bus che contiene le immagini riprese dall’interno del mezzo.