È stato un incontro a porte blindate quello tra Mario Draghi ed Angela Merkel. La motivazione dell’incontro con il presidente della Bce dovrebbe essere la volontà della cancelliera di chiarire “un equivoco”, quello secondo cui la Merkel punterebbe ad una Europa a velocità diverse. “Io non sono interessata a una Eurozona in cui vi siano di nuovo diverse velocità. Il Vecchio Continente deve rimanere nel suo complesso insieme. Quello che viene deciso da tutti gli stati della moneta unica deve essere sostenuto: come per esempio l’Esm o altre cose”, ha sottolineato la cancelliera.
L’incontro di per sé non è nulla di nuovo, ma particolare è il contesto in cui è stato organizzato. Temi importanti saranno stati dibattuti: la politica monetaria, il futuro del progetto europeo, i populismi, la politica transatlantica. A Berlino si guarda con attenzione alla situazione politica dei paesi vicini, come le elezioni in Francia e quelle eventuali in Italia. Le decisioni della Bce si dovranno incastrare, quindi, in un contesto molto delicato. Nell’ambito finanziario, Trump non piace né a Draghi, né al governo tedesco e si pensa, perciò, ad un asse nell’Eurozona per fare fronte comune al G20.