Quattro giovanissimi ragazzi sono morti sabato sera in un incidente stradale a Lunghezza, poco fuori Roma. Tra retorica e realtà, le stragi del sabato sera fanno nuove vittime. Due ventiduenni e due diciassettenni hanno perso la vita a bordo di una Ford Focus che si è schiantata contro un albero travolgendo una palina dell’autobus. Andrea, il ragazzo alla guida, secondo le ricostruzioni avrebbe perso il controllo dell’auto probabilmente a causa dell’alta velocità. I ragazzi conoscevano molto bene la strada e sarebbe questo il motivo per il quale non avrebbero avuto timore di ingranare la marcia. I vigili hanno trovato l’impronta della frenata sull’asfalto e il veicolo distrutto contro l’albero.
Andrea e altri due, Emanuele e Alessio, sono morti sul colpo a causa della violenza dello schianto. Inutile è stata la corsa al policlinico di Tor Vergata per provare a salvare Jacopo, sopravvissuto all’incidente: il giovane è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale. L’episodio accade a meno di un anno da un evento molto simile che ha scosso la stessa comitiva dei quattro ragazzi. Altri due dei loro amici hanno perso la vita in un incidente stradale.
Ieri, anche nel pieno centro della Capitale, c’è stato un incidente. Un’auto ha investito due turiste (ora ricoverate in gravi condizioni) tra via Napoleone III e via Rattazzi. La città di Roma si conferma particolarmente pericolosa per quanto riguarda la sicurezza stradale e preoccupano i dati sugli incidenti in aumento. Nel Primo Municipio, tra il centro e Prati, si concentra il maggior numero di sinistri con vittime. Tra le vie più pericolose figurano Tiburtina, Cassia, Appia nuova, Cristoforo Colombo, Ostiense, Prenestina, Casilina, Salaria, Togliatti e Aurelia.