ROMA – La Lega Serie A è pronta a costituirsi parte civile nell’ambito dell’inchiesta sugli ultras di Milan e Inter. L’annuncio è arrivato nel corso dell’ultimo consiglio. Lo stesso segnale era già stato mandato dai due club, considerati parte lesa nell’indagine. I presidenti Beppe Marotta (Inter) e Paolo Scaroni (Milan) nei giorni scorsi avevano inviato una lettera proprio alla Lega. La richiesta era di aprire un tavolo di lavoro per “condividere lo sviluppo legato alla sicurezza negli impianti”. Tema su cui si era espresso di recente il presidente della Figc Gabriele Gravina a Lumsanews. In risposta, oggi è previsto a Roma l’incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e i vertici delle leghe, dalla massima serie ai dilettanti. L’obiettivo è discutere sulla proliferazione della criminalità organizzata negli stadi.
In che modo sono coinvolte Inter e Milan
Il maxi blitz aveva portato all’azzeramento dei vertici delle due fazioni ultras. Tra i motivi degli arresti associazione a delinquere, bagarinaggio, estorsione e pestaggio. A questo, per la Curva Nord, si è aggiunta l’aggravante mafiosa. Alcuni tesserati di Inter e Milan sono apparsi in foto e intercettazioni che li accostavano ai capi delle due curve. In un primo momento, infatti, si pensava a un loro coinvolgimento. Dopo i colloqui, gli inquirenti hanno dichiarato che entrambe le società sono state sottoposte a un “procedimento di prevenzione” per verificare che avessero messo in atto le “bonifiche” necessarie. Le indagini hanno evidenziato che nerazzurri e rossoneri hanno messo in atto comportamenti adeguati, secondo le indicazioni delle autorità. Quindi sono vittime del sistema illecito. Per questo, i due club chiederanno un risarcimento.
Il messaggio della Serie A: tolleranza zero verso i criminali
Il calcio deve rimanere puro, senza infiltrazioni che possano danneggiare la sua immagine. Infatti, la decisione della Serie A vuole dare un chiaro messaggio: nessuna tolleranza verso i criminali.