L’inchiesta sui parcheggi ha portato alla luce uno scambio tra politici, dirigenti capitolini e imprenditori sia per realizzare parcheggi sia per altri interventi nei mercati rionali delle aree più pregiate della città: immobili o terreni in aree periferiche in cambio di concessioni edilizie. Già è stata iscritta nel registro degli indagati l’ex assessore Lucia Funari.
Giovedì scorso l’operazione delle fiamme gialle: auto con uomini in borghese del Nucleo tributario della Guardia di Finanza sono arrivate fin sotto il Campidoglio bussando alle porte dell’Avvocatura, della commissione Patrimonio, degli uffici dei dirigenti indagati. Hanno raccolto atti, documenti, carte e supporti informativi fino a sera. I finanzieri hanno notificato i provvedimenti agli interessati.
Tra gli indagati oltre a Lucia Funari, ex assessore al Patrimonio, Angela Mussumeci, dell’Unità organizzativa che si occupa del piano parcheggi, e Giuseppe Loddo, funzionario del Comune con l’incarico di pianificazione urbana e atti di trasferimenti immobiliari.
Le ipotesi della procura sono di corruzione, istigazione alla corruzione, truffa aggravata e abuso d’ufficio: perché l’ ex assessore ha barattato la gestione di mercati e parcheggi con appartamenti in periferia per fare fronte all’emergenza abitativa. Ieri i militari del nucleo Tributario della Guardia di Finanza si sono presentati nell’ufficio e nell’abitazione di Lucia Funari, ex assessore al Patrimonio della giunta Alemanno. Il sospetto del procuratore aggiunto Francesco Caporale e del pm Maria Letizia Golfieri è che dietro a quel ”patto” ci fossero mazzette.
Stefania Fava