Dopo l’arresto dell’ex ad dell’Ente Eur Riccardo Mancini s’indaga ora sulla vicenda che lo vede coinvolto. Tra i reati commessi ci sono corruzione e frode fiscale. L’inchiesta, coordinata dal pm Paolo Ielo, si riferisce a una commessa del 2009 per l’acquisto di 45 filobus per un importo di circa 20 milioni di euro dietro la quale, secondo l’ipotesi di lavoro della procura, ci sarebbe stata una tangente da 500 mila euro frutto del meccanismo delle sovrafatturazioni.
“Non so nulla di questa vicenda. Esprimo piena fiducia nella magistratura e vedremo cosa verrà fuori dall’inchiesta”, ha commentato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.La storia. Tutto era iniziato con alcuni controlli della Guardia di finanza nella sede di Roma Metropolitane, le perquisizioni nella sede di Roma Metropolitana, all’Ente Eur e alla Breda Menarini di Bologna, e l’iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone: tra loro Riccardo Mancini e l’ex ad di Breda Menarini, Roberto Ceraudo.
Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Stefano Aprile, si ipotizza il pericolo di reiterazione del reato. In queste ore sono in corso perquisizioni da parte dei carabinieri del Ros per acquisire ulteriore materiale. Del resto, lo scorso 3 febbraio, Mancini indagato ammise di aver ricevuto 60 mila euro, ma solo dopo che l’appalto per la fornitura dei bus era stato assegnato.
Mancini, uno dei fedelissimi del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si dimise dalla carica di amministratore delegato dell’ente Eur in concomitanza con la diffusione di notizie relative al suo coinvolgimento nell’inchiesta sull’appalto dei bus destinati a circolare nel cosiddetto ‘corridoio Laurentina’ ma mai entrati in servizio. Nell’inchiesta sono indagate almeno otto persone: oltre a Mancini, Roberto Ceraudo (ex ad di Breda Menarini, colui che per l’accusa avrebbe versato la mazzetta); l’imprenditore Edoardo D’Incà Levis, il quale ha sostenuto di aver predisposto il ‘fondo nero’ per la tangente; Lorenzo Borgogni, ex responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica; Lorenzo Cola, ex consulente esterno del colosso della difesa; Marco Iannilli, commercialista di Cola; due dirigenti di Breda Menarini, una delle aziende fornitrici dei bus, in carica nel 2009.
Adesso, per il capogruppo Pd di Roma Capitale Umberto Marroni, ”il primo cittadino ha il dovere di riferire in aula sulla vicenda e di rispondere alle cinque domande che riguardano il ruolo di Mancini e il bando di gara oggetto dell’indagine, quesiti tutti connessi ad azioni e ad attività dell’amministrazione di cui Alemanno deve rendere conto ai romani”.
Lorenzo Caroselli