È stato sospeso dal servizio per un anno l’ex maggiore del Noe Gianpaolo Scafarto, indagato per depistaggio nell’inchiesta Consip. Nessuna nuova ordinanza, invece, per il colonnello ex Noe Alessandro Sessa, che si è già autosospeso dal servizio. I due avevano già ricevuto a dicembre, poco prima di Natale, una prima sanzione interdittiva, poi annullata per un vizio formale dal Gip di Roma Gaspare Sturzo, che ora ha ribadito l’ordinanza.
In pratica, secondo l’ipotesi accusatoria del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del pm Mario Palazzi, l’ex maggiore avrebbe tentato di cancellare dei messaggi dal cellulare di Sessa per ostacolare le indagini. Sulla chat whattsapp venivano scambiate informazioni sull’inchiesta Consip e il tutto sarebbe accaduto quando Gianpaolo Scafarto era già sotto indagine.
Scafarto è indagato anche per falso e rivelazione del segreto d’ufficio in altri capitoli dell’inchiesta. Viene accusato di aver agito con l’intento di andare contro Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo, truccando atti di indagine, e di aver rivelato delle notizie importanti ai vertici dell’Aise (il Servizio Segreto Estero).