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Incendio a Fiumicino, escluso il rogo doloso: voli ripartiti alle 12, dalle 14 piena operatività

di Stelio Fergola07 Maggio 2015
07 Maggio 2015

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Un incendio è scoppiato nella notte al Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino: secondo i presenti si sarebbe verificato intorno alla mezzanotte, provocando danni molto seri, visti gli oltre 400 metri quadri di negozi andati in cenere. Conseguenze e disagi per i passeggeri: voli ridotti e bloccati per circa 10 ore, chiusura dell’autostrada Roma – Fiumicino, sospensione dei treni in partenza da Termini per l’aeroporto.
“Abbiamo visto una colonna di fumo altissima e poi siamo usciti per capire cosa stava succedendo”. ha detto uno degli operatori che ha assistito all’incendio – quando ci siamo accorti del fumo era mezzanotte ed il Terminal era già bloccato, così come il 2. Fuori c’erano polizia, vigili del fuoco e una quarantina di passeggeri. Ci hanno detto che le fiamme provenivano da un ristorante-bar del Terminal 3″. Proprio il fuoco proveniente dal bar “Gustavo” ha escluso la pista dolosa. All’origine ci sarebbe stato un corto circuito avvenuto nelle cucine del locale: lo ha dichiarato nella mattinata il vertice organizzato da Enac, Polizia di Frontiera, Vigili del Fuoco e Carabinieri presso la Sala Emergenze.
Altri hanno detto che il fumo era tale da non rendere possibile alcun avvicinamento: “La coltre era fittissima. Sono subito intervenuti i vigili del fuoco che hanno lavorato duramente fino alle 7 di questa mattina per spegnere l’incendio”. Circostanza confermata da chi, poi, ha affermato che la situazione era “tornata sotto controllo verso le 8”. Tra i testimoni anche il giornalista Gianni Riotta, arrivato con un volo da New York alle 6:30, che ha detto: “Già sull’aereo la hostess ci aveva avvertito che c’erano dei problemi in aeroporto e che non avremmo potuto ritirare i bagagli al Terminal 3”.
La Roma – Fiumicino è rimasta chiusa anche dopo lo spegnimento definitivo delle fiamme, e qualcuno se ne è lamentato sui social network: “Possibile che chiudano autostrada e aeroporto per un incendio spento?” scrive un passeggero.
L’amministratore delegato di Adr Lorenzo Lo Presti, in conferenza stampa insieme al presidente di Enac Vito Riggio, ha risposto così le polemiche: “Abbiamo dovuto prendere decisioni poco simpatiche [come quella della temporanea chiusura dell’ autostrada, ndr], ma “il nostro obiettivo primario era la sicurezza delle persone”.
La situazione in mattinata era, come immaginabile, estremamente precaria: pavimenti completamente anneriti, operatori muniti di mascherina per resistere all’aria totalmente irrespirabile. Nessun bilancio grave: solo tre persone sono rimaste leggermente intossicate dal fumo ma non rischiano la vita, mentre un dipendente della compagnia aerea olandese KLM ha manifestato sintomi da infarto ed è stato trasportato all’ospedale di Ostia per accertamenti.
Contrariamente ai primi comunicati che annunciavano una riapertura solo per le 14, i primi voli sono ripartiti alle 12, ma solo nel primo pomeriggio ci sarà un’operatività piena e in ogni caso il ripristino di tutte le attività richiederà “qualche giorno”. Anche l’autostrada è stata riaperta e i treni per l’aeroporto hanno ripreso a muoversi. E’ stata l’Enac stessa a invitare i passeggeri a non recarsi in aeroporto e a contattare le compagnie di riferimento per ricevere assistenza per la riassegnazione dei voli in partenza. Quanto ad eventuali responsabilità, gli inquirenti ancora non hanno aperto alcun fascicolo sulla vicenda. Il Codacons intanto annuncia la richiesta di rimborso dei biglietti per i passeggeri.

Stelio Fergola

 

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