Sale ancora il conteggio dei danni provocati dai grandi incendi dei giorni scorsi in California. Diciassette i morti accertati, ma non si contano i dispersi, duemila edifici distrutti e ventimila persone evacuate da domenica. Undici delle persone decedute provengono dalla Contea di Sonoma, che è stata l’area più colpita dagli incendi. Solo da lì sono arrivate 183 segnalazioni di persone disperse, di queste solo quarantacinque sono state ritrovate e intere zone della città di Santa Rosa, capoluogo regionale, sono state cancellate dalle fiamme. Le altre morti provengono dalle contee di Napa e Yuba.
Non ci sono ancora ipotesi sulle cause scatenanti degli incendi. Elicotteri e aerei hanno gettato per giorni centinaia di migliaia di litri di liquido ritardante sulle fiamme, che però sono state domate solo martedì, quando venti forti e aria secca si sono finalmente attenuati. Si teme un ritorno delle stesse condizioni da domani.
Nel frattempo il governo americano ha dichiarato lo stato di emergenza, sbloccando i fondi speciali per soccorsi e ricostruzione, secondo le parole del vicepresidente Mike Pence. Per il deputato californiano Mike Thompson si tratta del peggiore incendio nella storia della California.