Tremila metri quadrati, luminoso, parquettato, l’appartamento è al civico 4 di piazza San Lorenzo in Lucina, in un palazzo d’epoca, con tanto di colonne decorative e affreschi. Ma l’immobile extra lusso non è ad uso abitativo: è il nuovo quartier generale di Berlusconi dell’araba fenice Forza Italia, risorta dalle ceneri. La sede è off limits per i giornalisti e i curiosi, anche per quei pochi sostenitori che ieri hanno assistito all’inaugurazione, grazie a un teleschermo allestito nella piazza, a due passi da via del Corso e dalla camera dei deputati.
Problemi tecnici, l’audio a singhiozzo, ma i fedelissimi hanno applaudito il loro leader, che si aggirava soddisfatto tra le stanze dipinte d’azzurro. Non mancano gli stendardi e i gadgets del partito, e dal balcone sporge un grande tricolore, accanto alla bandiera dell’Unione europea e a quello di Forza Italia. E nella stanza del “padrone di casa”, la più grande, fa bella mostra di sé la foto della sua discesa in campo. Gli uffici più spaziosi sono poi quelli della Santanchè e di Denis Verdini. Per gli altri parlamentari sarà a disposizione una zona open-space. Nell’atrio, ad accogliere i visitatori, un maxi-pannello con un’immagine del Cavaliere, la sua firma autografa ed una frase in celeste: «Tutta la mia vita, prima come imprenditore, poi come presidente del Consiglio, si è ispirata al rispetto per gli altri ed all’amore per la libertà».
Ma la cerimonia non sembra aver riscosso molto successo. Nonostante l’uscita di scena della Mussolini, che ha lasciato la sede avvolta in drappo forzista, la piazza non si è riempita. Tiepida quindi la reazione dei fan di Berlusconi al suo video messaggio dell’altro ieri: appena un centinaio di militanti, oltre ai giornalisti, ai fotografi e a i cameraman hanno risposto alla sua chiamata alle armi.
Annalisa Cangemi