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In vendita l’Empire State Building, sarà quotato alla Borsa di Wall Street

di alessia.argentieri05 Maggio 2013
05 Maggio 2013

Il più famoso grattacielo di New York, che con i suoi 381 metridi altezza domina la Grande Mela, sarà venduto, anche se in maniera indiretta. Infatti l’Empire State Building verrà quotato in borsa, con un’attesissima initial public offering, con cui si darà al pubblico la possibilità di acquistarne i titoli. La famiglia Malkin, che controlla l’edificio, ha annunciato di avere i voti necessari per entrare in Borsa. L’80% degli azionisti ha infatti dato il via libera alla creazione di un fondo in cui saranno posti l’Empire e gli altri 17 edifici controllati dai Malkin, che da molto tempo spingono per la quotazione, con cui si propongono di raccogliere un miliardo di dollari.

Dopo aver affittato l’Empire nel 1961, il gruppo finanziario guidato da Peter Malkin lo ha comprato per 57,7 milioni di dollari da Donald Trump e dal suo socio giapponese Hideki Yokoi e ha poi dovuto sostenere lavori di ristrutturazione e modernizzazione dell’edificio per oltre mezzo miliardo di dollari, con l’obiettivo di rendere l’Empire più “verde”, riducendo le emissioni di gas serra e incrementando il risparmio energetico. Di fronte a tutte queste spese la quotazione in borsa è stata quindi pensata come un modo per recuperare una parte del denaro, ma il piano è stato duramente criticato perché – secondo alcuni – garantisce alla famiglia Malkin una fetta importante nella nuova società a scapito degli altri azionisti. Alcuni invece ritengono che la creazione di una nuova società e la sua successiva quotazione garantiranno una migliore gestione delle proprietà immobiliari, incluso l’Empire, riducendo il potere della struttura di comando.

Progettato in stile Art Deco dagli architetti Lamb e Harmon, l’Empire State Building fu inaugurato il primo maggio del 1931 ed è stato il grattacielo più alto del mondo fino al 1973, quando furono costruite le Torri Gemelle del World Trade Center. Dopo l’attentato terroristico dell’11 settembre 2001, l’Empire è tornato a essere l’edificio più alto di New York, ma il suo primato sta terminando con la costruzione del One World Trade Center, nel luogo dove sorgevano le Torri Gemelle, alto 541 metri, che verrà inaugurato probabilmente alla fine del 2013.

Il cinema ha molto contribuito alla fama dell’Empire, ambientandovi scene celebri di numerose pellicole, come il finale del film King Kong del 1933, dove il gigantesco gorilla viene ucciso proprio in cima al grattacielo di Manhattan. L’Empire viene visitato ogni anno da migliaia di turisti, soprattutto quando la sua illuminazione viene modificata in funzione alle festività da celebrare o di eventi particolari, come è avvenuto in occasione della vittoria di Obama, quando l’edificio è stato illuminato di blu.

Ed è stato proprio il valore simbolico associato al grattacielo a rendere l’idea di quotarlo in borsa appetibile per tanti, e potrebbe essere una svolta importante, soprattutto mentre altri edifici simbolo di New York stanno incontrando serie difficoltà finanziarie. Infatti per il One World Trade Center, appena costruito, scarseggiano gli affittuari, dato che la crisi finanziaria ha costretto molti istituti a ridimensionarsi e a dire addio ai grandi uffici costosi. «I prezzi richiesti sono alti perché gli edifici sono risultati costosi. I titolari non possono permettersi di affittarli a meno», afferma Ben Carlos Thyoin, direttore delle analisi di mercato di Real Capital Analytics.
Con la quotazione in borsa invece l’Empire potrebbe essere rilanciato, anche per l’idea accattivante, accarezzata da molti newyorkesi, di poter godere dello scenario spettacolare che si osserva dal tetto dell’altissimo edificio sapendo di possederne un pezzetto.

 Alessia Argentieri

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