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HomeSport Ancora razzismo e violenza nel calcio dilettantistico. Aggredito un arbitro 18enne

Ancora razzismo e violenza
nel calcio dilettantistico
Aggredito un arbitro 18enne

In Veneto una squadra lascia il campo

dopo gli insulti arrivati dalle tribune

di Gabriele Crispo12 Ottobre 2021
12 Ottobre 2021

Foto Pexels

Razzismo e violenza interessano ancora una volta il mondo del calcio. Non ai vertici, ma ai livelli in cui dovrebbe emergere prima di tutto la passione, ovvero in Prima Categoria, tra Veneto e Liguria. A Cison di Valmarino, nel trevigiano, un giocatore di origini senegalesi, Ousseynou Diedhiou, difensore del San Michele Salsa, è stato insultato per il colore della sua pelle. Di nazionalità italiana, ha 24 anni, parla perfettamente il dialetto locale ed è impiegato come posatore di cartongesso in un’azienda del circondario.

Gli insulti razzisti dagli spettatori hanno indotto i calciatori ad abbandonare il campo, causando così l’interruzione della gara. L’episodio è avvenuto al 25′ del primo tempo, quando dalle tribune si è sentito un chiaro epiteto razzista nei confronti del giocatore della squadra ospite. Il capitano del San Michele, Miki Sansoni, ha dato dell'”ignorante” allo spettatore, venendo espulso dall’arbitro. A questo punto il capitano ha invitato a uscire dal campo i compagni e la partita è stata sospesa. Una decisione ritenuta inevitabile anche dalla dirigenza, dal momento che in rosa vi è un altro elemento africano.

Nel savonese, invece, un arbitro 18enne è finito in ospedale dopo essere stato preso a pugni da alcuni tesserati della formazione di casa al termine della partita tra Quiliano Valleggia e Campese. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri.

L’arbitro della sezione di Imperia, Mehmet Akif Kartal, è stato aggredito, quando la partita che arbitrava è finita 3-3. Il gol del pari ospite, arrivato durante i sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara, ha scatenato la furia di un tesserato della società locale. L’episodio si è consumato allo stadio “Picasso”. Giulio Ivaldi, presidente del Comitato ligure Figc, ha commentato duramente la vicenda: “Una vergogna per tutti e per il movimento calcistico ligure che fortunatamente non è questo”.

Giorgio Landucci, presidente della società della provincia di Savona, ha provato invece a ridimensionare l’accaduto: “Non è successo nulla di grave, di questo sono certo. Ho visto l’arbitro dopo la partita nello spogliatoio e non mi sembrava sconvolto. L’arbitro ha concesso 6’ di recupero senza segnalarlo e ha fatto proseguire fino alla rete del pareggio degli ospiti”.

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