I contenuti e i commenti sui social media fungono da amplificatore delle opinioni pubbliche e fomentano i contrasti tra gli utenti. Ne abbiamo parlato con Davide Bennato, professore associato di Sociologia della cultura e della comunicazione, Sociologia dei media digitali e Sociologia digitale presso l’Università degli Studi di Catania. In guerra – sostiene – i commenti su internet delegittimano la fazione avversaria.
I commenti degli utenti sui social media amplificano intolleranze e odio tra le parti coinvolte in una guerra?
“Fin dalle origini delle interazioni sociali online si parla di flaming, ovvero il modo in cui le conversazioni online si infiammano. Sulle prime si riteneva che fosse colpa dell’interazione a distanza, ma adesso le cose si sono fatte più complicate. Le intolleranze nelle interazioni online spesso sono frutto del fatto che l’altro non viene percepito come persona, ma come oggetto mediale con cui è difficile innescare una interazione empatica. E la conseguenza è un atteggiamento più propenso all’intolleranza”.
Cosa sono i “contenuti polarizzanti”?
“Sono quel tipo di contenuti che hanno come scopo quello di estremizzare le reazioni emotive da parte delle persone. Spesso sono strutturati come testi che palesemente contravvengono alla regola del rispetto del lettore, altre volte hanno la forma di una battuta sarcastica usando la tecnica del meme o altri contenuti visivi”.
Perché “polarizzanti”?
“La loro capacità polarizzante sta non tanto nel fatto che sono irriverenti o sarcastici, ma piuttosto nel loro essere utilizzati all’interno di conversazioni tra persone e quindi percepiti come casus belli. Se fossero fruiti come parti di giornali o altre forme mediali simili, sarebbero percepiti con maggior distacco emotivo”.
Che ruolo hanno i commenti sui social media sulla polarizzazione delle opinioni?
“I commenti nei social media hanno lo scopo esprimere il proprio campo di appartenenza spesso con l’obiettivo di delegittimare la parte avversa, che provoca l’effetto della polarizzazione. Hanno un preciso scopo comunicativo, potremmo definirle, usando Jacobson, come interazioni testuali che hanno una funzione conativa, ovvero avente lo scopo di attivare una precisa reazione del destinatario. Il vero problema della polarizzazione delle conversazioni online è la mancanza di contesto”.