Tutti i settori della cultura a Roma anche quest’anno registrano un forte calo nella vendita dei biglietti,infatti per musei teatri, cinema e concerti si è avuto un crollo dei visitatori del 12%.
In particolare per il museo Macro in un anno gli ingressi sono più che dimezzati, come anche per i musei Capitolini e per l’azienda Palaexpo, di contro ottimi risultati per il Maxxi e il museo dell’Ara Pacis.
Molto critica la situazione che investe il Macro il museo di arte contemporanea che per l’ indifferenza dell’attuale giunta ha subito la perdita di risorse preziose infatti l’associazione Macroamici ha ritirato il suo contributo annuale di 150.000 euro e dopo sette anni è saltato anche l’accordo di collaborazione con Enel, di grande importanza per le casse comunali.
Pertanto si rischia di pregiudicare l’autorevolezza di un museo, compromettendo i rapporti con i promotori delle prossime mostre che mostrano sfiducia e preoccupazioni per il futuro del Macro e delle loro esposizioni.
Di recente un artista importante come Vittorio Messina per protesta contro l’amministrazione Capitolina ha chiuso per qualche giorno la propria mostra al Macro Testaccio.
L’idea su cui si sta lavorando è quella di creare una Fondazione che porti il museo ad essere inglobato dall’ azienda Palaexpò attualmente presieduta da Franco Bernabè che ha lanciato questo progetto prendendo a modello la Fondazione Musica per Roma e l’auditorium. Tuttavia non si può non considerarare che la trasformazione del museo in fondazione richieda un processo amministrativo e giuridico lungo e complesso.
In ogni caso considerati i tempi di grande crisi appare plausibile l’idea di creare una sinergia tra le varie istituzioni culturali romane, prendendo ad esempio l’efficienza e la stabilità dell’auditorium, seppure provando a salvaguardare l’autonomia dei singoli musei.
Nel frattempo ci si chiede quali saranno i margini di sopravvivenza del Macro, che nella fase di trasformazione in fondazione sarà affidato ad un curatore interno alla Sovrintendenza affiancato da un comitato scientifico.
In tanta incertezza il sindaco ha provveduto alla nomina del Sovrintendente ai beni culturali, nominando ad interim Claudio Parisi Presicce già direttore dei musei Capitolini.
Federica Tagliavia