Entrata e uscita da scuola regolata dalle impronte digitali. Non una misura per studenti ma per professori e personale Ata. Succede a Roma, al liceo scientifico Plinio Seniore, in zona Castro Pretorio. Qui il direttore ha stabilito la disposizione di un apparecchio elettronico all’ingresso, dove basterà inserire il polpastrello per essere riconosciuti.
Dura la reazione di Flc Cgil, che contesta al dirigente di aver chiamato singolarmente i dipendenti per far loro registrare l’impronta, senza un preventivo Consiglio d’istituto: “La notizia della convocazione e di questa assurda scelta ci ha sconcertato poiché non è certo con questo meccanismo autoritario che si permette alla scuola di funzionare adeguatamente”, si legge nella dichiarazione del sindacato. Inoltre l’articolo 4 della legge che tutela la dignità dei lavoratori (300/70) vieta l’uso di impianti audiovisivi per finalità di controllo. Per questola FlcCgilassicura che i dispositivi verranno rimossi dopo l’intervento degli ispettori del lavoro. Scelte di questo tipo, conclude il comunicato, sono “incompatibili con il giusto rapporto tra lavoratore e datore di lavoro e lesivi delle norme sul diritto al lavoro e alla privacy”.
Alessandra D’Acunto