Nella quarta giornata del processo di impeachment contro l’ex presidente statunitense Donald Trump, è il turno della difesa. Dopo tre giorni in cui si è pronunciata l’accusa, oggi l’ex procuratore della Pennsylvania Bruce Castor Jr e David Schoen, avvocati del Tycoon, presenteranno la loro arringa per evitare la condanna.
L’accusa attacca: “Se i senatori non condanneranno Donald Trump e gli impediranno di candidarsi di nuovo, l’ex Presidente istigherà, ancora, nuovi episodi di violenza”. Un’offensiva continua, dopo aver mostrato, nella giornata di mercoledì, video inediti dei fatti del 6 gennaio, motivo che ha portato alla messa in stato di accusa dell’imprenditore newyorkese.
Jamie B. Raskin, il capo dell’accusa, pone l’accento sulla “violenza” come parola chiave: violenza passata, presente, ma soprattutto futura. “Trump ha sempre sostenuto un modello di violenza tra i suoi sostenitori, e ben molto prima dell’assalto al Capitol Hill” spiega. “Il 6 gennaio – aggiunge – non è stato altro che il culmine delle azioni e dei pensieri dell’ex Presidente. L’insurrezione è l’episodio più violento e pericoloso di questo modello”. A sostegno di questa tesi, Raskin ha mostrato alcuni video in cui Trump incoraggiava i suoi sostenitori a maltrattare possibili manifestanti durante le sue manifestazioni elettorali: in uno di questi, il tycoon si offriva di pagare le loro spese legali.
La condanna dell’ex presidente repubblicano, però, è un’opzione ancora improbabile: per il via libera mancano almeno 10 voti di senatori dell’opposizione.