L’Altoforno 2 dell’Ilva va spento. È quanto stabilito dal giudice di Taranto, Francesco Maccagnano, che ha rigettato l’istanza di concedere la proroga per l’utilizzo dell’impianto sottoposto a sequestro preventivo, presentata lo scorso 25 novembre dai commissari straordinari. Le operazioni di spegnimento cominceranno dopodomani (venerdì 13 dicembre, ndr), anche se è molto probabile che verrà presentato ricorso al Tribunale del Riesame. Un verdetto arrivato a sorpresa, considerando che lunedì la Procura aveva invece espresso parere favorevole alla proroga. L’impianto in questione è quello in cui nel 2015 perse la vita l’operaio, Alessandro Morricella.
Alla luce dell’imminente spegnimento dell’Afo 2 il rischio chiusura dell’Ilva si fa più concreto e i sindacati, già sul piede di guerra contro il piano di esuberi presentato da ArcelorMittal, lanciano l’allarme: secondo il segretario generale dei metalmeccanici della Uil, Rocco Palombella, “con questa decisione si prefigurano scenari preoccupanti, che potrebbero portare alla chiusura dello stabilimento e degli altri siti italiani del gruppo”.