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HomeEconomia Ilva, a Genova corteo Fiom, occupata fabbrica Corigliano contro piano di 4000 tagli

Ilva, a Genova corteo Fiom
occupata fabbrica Corigliano
contro piano di 4000 tagli

Mercoledì incontro Calenda-istituzioni

Fim e Uilm contrari: "Scelta sbagliata"

di Carmelo Leo06 Novembre 2017
06 Novembre 2017

Un momento del montaggio della tenda rossa davanti all'entrata della fabbrica di Cornigliano per l'occupazione del sito da parte degli aderenti alla Fiom Cgil in difesa dell'accordo di programma, Genova, 6 novembre 2017. ANSA/LUCA ZENNARO

L’assemblea dei lavoratori dell’Ilva ha scelto la linea dura: occupare la fabbrica di Genova Cornigliano. La decisione è arrivata stamattina: i lavoratori giudicano insufficienti le garanzie del governo rispetto al piano di 4000 tagli su base nazionale, di cui 600 solo a Genova, presentato dalla AmInvestCo, la cordata che nel giugno scorso si è aggiudicata la proprietà del gruppo siderurgico.

La protesta dei lavoratori si protrarrà almeno fino a mercoledì, quando è previsto un incontro al Ministero dello sviluppo economico tra le istituzioni genovesi e il ministro Carlo Calenda. La Fiom ha già fatto sapere di non avere intenzione di sedersi al tavolo, al contrario di Fim e Uilm. Il giorno dopo i sindacati dovrebbero incontrare ArcelorMittal, che insieme all’italiana Marcegaglia detiene la maggioranza del gruppo AmInvestCo. Ma nel frattempo la rappresentanza sindacale unitaria ha scelto di dare un segnale forte.

I lavoratori hanno prima fatto un corteo dentro la fabbrica e poi sono usciti in strada, esponendo striscioni e slogan. Alla manifestazione hanno aderito solo gli operai della Fiom, mentre la componente rsu di Fim e Uilm è rimasta nello stabilimento, non condividendo la posizione dei colleghi di sindacato: «La Fiom – scrive in una nota Antonio Apa, segretario generale della Uilm di Genova – ha compiuto l’ennesima scelta sbagliata. Una minoranza di lavoratori si è sostituita alla maggioranza dell’insieme dei dipendenti attraverso un atto intollerante che non rappresenta un bel biglietto da visita nei confronti di Mittal e del Governo, rispetto alla trattativa in corso né un favore ai lavoratori».

Nel frattempo, nel piazzale di Cornigliano, davanti alla fabbrica occupata, è stata allestita una tenda rossa con il presidio dei lavoratori: «Invitiamo tutti, cittadini e istituzioni, a venirci a trovare per difendere Genova e l’accordo di programma» ha detto il segretario della Fiom Bruno Manganaro.

I lavoratori dell’Ilva chiedono il rispetto dell’accordo di programma siglato nel 2005 in Regione Liguria. L’intesa prevedeva che, a fronte della chiusura dell’attività a caldo dello stabilimento, venisse attuato un percorso di continuità occupazionale e del reddito. L’accordo era stato sottoscritto con la finalità di una tutela ambientale per il territorio ed è stato lo strumento che ha permesso, in questi anni, di mantenere i livelli occupazionali per 1.650 lavoratori dello stabilimento genovese.

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