“Apprendiamo che, contemporaneamente alla chiusura di due scuole e all’interdizione della Salina Grande della città di Taranto, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa invita a non creare allarme sull’aumento di inquinamento da diossina riportato da alcune associazioni, perché prima si dovrebbero avere dati scientifici e poi prendere eventuali decisioni”.
A scriverlo – in una lettera aperta – cittadini, associazioni e movimenti aderenti al Piano Taranto. “Caro ministro Costa, se questo è il suo approccio, le chiediamo immediatamente di dimettersi e tornare a fare il carabiniere”.
“In un Paese normale – aggiungono – un governo che si presenta come ‘cambiamento’ avrebbe fatto qualsiasi cosa per porre rimedio a tutto ciò, e invece ci troviamo punto e a capo. Venga a vedere con i suoi occhi e prenda provvedimenti”.
La comunicazione arriva alla vigilia dell’audizione informale dei Commissari straordinari del gruppo Ilva Spa, Piero Gnudi, Corrado Carrubba e Enrico Laghi, che sarà svolta dalla Commissione Ambiente e si terrà domani dalle ore 9. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv.