NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeEconomia Ilva, ArcelorMittal: “Cassa integrazione per 3.500 operai”. Oggi vertice sindacati-Mise

Ilva, ArcelorMittal chiede
3.500 cassa integrati
Protestano i sindacati

La decisione dopo stop all'Altoforno 2

Furlan (Cisl): "6.000 posti a rischio"

di Giulio Seminara12 Dicembre 2019
12 Dicembre 2019

Resta alta la tensione intorno all’Ilva di Taranto. Ieri ArcelorMittal ha annunciato la cassa integrazione per 3.500 operai, a seguito della decisione del tribunale di Taranto di rigettare la richiesta di proroga formulata dai commissari straordinari per l’Altoforno 2. La struttura era stata sequestrata dopo la morte di un operaio nel 2015.

Oggi pomeriggio i leader sindacali incontreranno al Mise il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ed esprimeranno la loro contrarietà all’iniziativa dell’azienda, visto il quadro già molto confuso, dato il perdurare del braccio di ferro tra governo ed ArcelorMittal sul contratto di acquisizione dell’impianto dal quale la multinazionale indiana sembra volersi ritrarre.

La leader della Cisl Annamaria Furlan ha palesato il rischio licenziamento per circa 6.000 lavoratori in totale, e denunciato che il Paese “non dà priorità al lavoro”.

Il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo ha contestato governo e magistratura, rei di aver dato “alibi” azienda, e ha annunciato una forte opposizione del suo sindacato alla proposta di cassa integrazione formulata da ArcelorMittal, accusata di “fare shopping in Italia per poi lasciare il paese con le macerie”.

Intanto una lettera, formulata da associazioni e comitati civici tarantini, chiede al ministro della salute Roberto Speranza di garantire la salute dei cittadini e lavoratori, “minata dalla produzione a caldo di acciaio”.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig