ROMA – Il cortocircuito appare evidente. Nonostante i social media siano considerati mezzi d’informazione poco affidabili, in molti si informano da lì. La prima edizione dell’Osservatorio sul sistema dell’informazione dell’Agcom, sul 2024, fornisce verdetti poco contestabili. Infatti benché circa il 30% della popolazione nutra bassa fiducia nelle notizie provenienti dai social media, il 50,5% di coloro che sono iscritti ad almeno una piattaforma dichiara di venire a conoscenza di notizie e informazioni prima qui che su altri media.
Nel 2023 il web ha sorpassato la televisione, la tendenza non si arresta
Secondo l’Osservatorio sul sistema dell’informazione, per la prima volta la televisione perde la posizione di leader tra i mezzi di informazione (46,5% della popolazione). Riduzione evidente (-21%) rispetto al 2019, anno in cui era il mezzo di informazione largamente più utilizzato (67,4% della popolazione). Internet è preferito dal 52,4% degli italiani. Solo il 13,3% si informa alla radio, in leggero calo rispetto agli anni passati. I quotidiani, nel loro formato cartaceo, proseguono nella dinamica di riduzione: poco più del 17% degli italiani dichiara di leggerli, solo il 6,6% afferma di avere un abbonamento a pagamento a uno o più quotidiani nella versione digitale. Infine, tra le modalità attraverso cui i cittadini si informano, un ruolo significativo è svolto dal passaparola, utilizzato da un cittadino su dieci.
Il servizio pubblico televisivo è la fonte più affidabile
Il 65,6% della popolazione dichiara di avere un livello di fiducia moderata o alta in almeno un mezzo di informazione. In relazione alla percezione sull’affidabilità nei confronti di chi produce e diffonde le notizie, le fonti editoriali come televisioni, radio e quotidiani, sono più accreditate rispetto a quelle divulgate da singoli, come influencer e blogger. Il servizio pubblico televisivo è la fonte ritenuta più affidabile dai cittadini, in particolare dalle fasce più anziane della popolazione.