È Daniele Rugani il paziente zero della Serie A. Il difensore della Juventus – pur essendo al momento asintomatico – nella serata di ieri è risultato positivo al test per il Coronavirus. Immediato lo stop agli allenamenti dei bianconeri: quarantena per tutti quelli che sono entrati a contatto con lui. Non solo loro: pur rimanendo in panchina, il centrale numero 24 è sceso in campo domenica contro l’Inter. E ora anche i nerazzurri sono in quarantena.
“Ci tengo a tranquillizzare tutti coloro che si stanno preoccupando per me, sto bene. In questo momento però sento ancora di più il dovere di ringraziare tutti i medici e gli infermieri che stanno lottando negli ospedali per fronteggiare questa emergenza”, ha detto Rugani, commentando i tanti messaggi di affetto che gli sono arrivati dal mondo del calcio.
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Tutti a casa, quindi. Ognuno alla propria, con Cristiano Ronaldo fermo in Portogallo. Era partito dopo la gara contro l’Inter, per il solito giorno di riposo dopo il match. Era andato a casa sua, a Madeira, per trovare la madre Dolores, che una decina di giorni fa aveva avuto un ictus. Aveva poi chiesto due giorni in più per portarla in clinica, e ora affronterà il periodo di quarantena lì in Portogallo, dove si è fatto raggiungere dalla compagna Georgina Rodriguez e dai quattro figli.
Un episodio che mette ancora più a rischio la prosecuzione del campionato di Serie A e le competizioni europee in cui sono coinvolte le squadre italiane: spostate a date da destinarsi infatti le partite valide per gli ottavi di Europa League Roma-Siviglia e Inter-Getafe (dovevano disputarsi ieri), e quella di Champions della Juve contro il Lione. Quest’ultima – vista la quarantena – non si giocherà prima dell’inizio di aprile, periodo in cui sarebbero dovuti andare in scena i quarti. Per la ex coppa Uefa invece si parla di campi neutri, in uno stato neutro. Gara secca.
Ma quale paese ospiterà gli italiani?