Dopo anni passati negli scaffali di pochi collezionisti e nostalgici, il vinile è tornato. Lo svelano i numeri della FIMI sul mercato del 33 giri, cresciuto in Italia del 46,7% nel 2017, tanto da riprendersi il dieci per cento del mercato discografico nazionale.
Come è successo? A salvarlo una “ribellione” al suono digitale da parte di coloro che erano cresciuti a suon di Lp e anche dai teenager curiosi che, al contrario dei vecchi nostalgici, non l’avevano mai provato.
Anche negli Stati Uniti il vinile è tornato alla ribalta. Dal 1997 al 2003, il mercato del vinile era passato da un valore di 150 milioni di dollari all’anno a meno di 50 milioni di dollari, subendo un calo di ben il 300%.
Mentre negli ultimi anni ha registrato un’inversione di tendenza incredibile: nel 2017 le vendite hanno raggiunto un livello record, arrivando a rappresentare il 14% delle vendite di formati fisici di “Best Buy”. Oggi è un mercato che ha un giro di affari di circa 218 milioni di dollari. I dettagli e la cura estetica che li caratterizzano, hanno fatto sì che i vinili valgano ora circa il 20% del mercato fisico.
Saranno proprio loro gli ospiti speciali del “Music Day Roma”, la fiera del disco in scena sabato 2 e domenica 3 febbraio, all’Hotel Mercure Roma West. L’evento prevede migliaia di vinili in esposizione e vendita, con cinquanta espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Ad affiancarsi ai vintage 33 giri ci saranno poster, riviste, oggettistica, memorabilia. E ancora, gli incontri con i protagonisti del mondo musicale di ieri e di oggi, presentazioni di dischi, libri, dvd. L’iniziativa è dell’Associazione Culturale “Per un pugno di dischi”, con il patrocinio della Regione Lazio, ed è il più importante evento collezionistico della Capitale in ambito musicale.