Sarà un’esperienza unica e insolita quella che dal 16 al 18 dicembre si potrà vivere all’Argot Studio di Roma, attraverso lo spettacolo – realizzato interamente in realtà virtuale – Così è (o mi pare).
La pièce – riscrittura di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello – è un’esperienza che accorpa teatro dal vivo, letteratura e soprattutto metaverso. Infatti, con l’utilizzo di visori e cuffie, il pubblico potrà entrare all’interno dello spettacolo nelle vesti del Commendator Laudisi, personaggio inventato e non presente nel copione originale. Si tratta di un anziano in sedia a rotelle, padre di Lamberto, che sarà interpretato dall’attore Elio Germano.
L’intento di Argot Studio è quello di promuovere la fusione fra tecnologia e teatro, con un’opera che consenta allo spettatore di entrare virtualmente all’interno della stessa.
La trama – trasposta in chiave moderna – consente di riflettere sul doppio significato di vero e reale, attraverso la storia della signora Frola, del signor Ponza e della sua giovane consorte. Mediante una ricostruzione tridimensionale dell’ambientazione, sarà possibile poi concentrarsi sulle vicende che riguardano la cittadina in cui vivono e sul moderno utilizzo dei social media.
Il progetto, ad opera di Fondazione Teatro della Toscana, Infinito Produzioni Teatrali e Gold Productions si avvale di un cast d’eccezione fra cui spiccano i nomi di Isabella Ragonese e Pippo Di Marca, oltreché di Elio Germano.
In foto, la locandina della pièce teatrale “Così è (o mi pare)” realizzata da Argot Studio