DAMASCO – Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è arrivato in Giordania per la sua missione sulla situazione in Siria. Blinken si recherà poi in Turchia per parlare con l’omologo turco, Hakan Fidan, all’alba della caduta del regime di Bashar al-Assad e alla salita al potere del gruppo jihadista Hay’at Tahrir al-Sham (Hts).
Sempre sulla questione siriana, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani parteciperà oggi, 12 dicembre, a Berlino alla riunione con gli omologhi di Germania, Francia, Polonia, Spagna, il ministro britannico e l’alto rappresentante per la politica estera Ue, Kaja Kallas. “A fronte del moltiplicarsi degli scenari di crisi, la riunione di oggi è essenziale per rafforzare il nostro coordinamento e far sentire la voce dell’Europa”, ha detto Tajani. Sulla situazione in Siria, il vice premier ribadirà l’esigenza di sostenere una transizione inclusiva e la tutela delle minoranze del Paese.
Hrw: “Condizioni umanitarie terribili”
Human rights watch afferma che più di 100.000 persone, nel nord-est della Siria controllato dai curdi, “stanno affrontando condizioni terribili a causa della mancanza di un riparo adeguato, acqua, cibo e assistenza sanitaria”, in seguito ai bombardamenti dell’esercito nazionale siriano nella zona di Aleppo. L’organizzazione umanitaria ha invitato “tutte le parti in conflitto in Siria” a garantire “un flusso di aiuti senza ostacoli, un passaggio sicuro per i civili in fuga e la protezione per quelli che restano”.
Il giallo del giornalista americano arrestato nel 2012
Nelle ultime ore, è scoppiato il giallo sul ritrovamento del giornalista Austin Tice, arrestato dalle forze del regime nel 2012 e mai più ritrovato. Sui social è circolato un video che mostrava un giovane occidentale liberato dai civili siriani e la tv di Al Jazeera aveva confermato che si trattava del reporter americano. Tuttavia, la famiglia di Tice non ha confermato la notizia e anzi sembra che l’uomo sia Travis Timmerman, giornalista ungherese anch’esso prigioniero del regime di Assad.