Finisce uno a uno lo scontro al vertice tra Lazio e Milan, ma a far discutere non è la perla del laziale Joaquin Correa o l’andamento della gara, bensì la diatriba tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e l’allenatore dei rossoneri Gennaro Gattuso. “Certo, con il senno di poi, non capisco per quale motivo Gattuso non abbia fatto cambi. I giocatori erano stanchi”, ha dichiarato Salvini uscendo dallo stadio.
Pronta la replica dell’allenatore del Milan che, in conferenza stampa, ha risposto alle parole del vicepremier. “Non parlo di politica perché non ci capisco nulla. A Salvini dico di pensare alla politica perché con tutti i problemi che abbiamo in Italia, se il vicepremier parla di calcio significa che siamo messi male”, ha dichiarato Gattuso ai giornalisti presenti nella sala stampa dello Stadio Olimpico di Roma.
L’allenatore di Corigliano Calabro, stanco delle “incursioni” di Matteo Salvini nelle dinamiche della squadra, ha poi aggiunto: “Questo è un Paese incredibile. Ha cominciato con Higuain, poi i biglietti del derby, continuiamo così allora”.
Arriva in mattinata la risposta del ministro dell’Interno, che torna sulla polemica con l’allenatore del Milan: “Gattuso è il miglior allenatore che il Milan possa avere. Ieri ho parlato da tifoso. Ho immensa stima di lui sia come uomo che come allenatore. Diciamo però che con qualche cambio sarebbe finita in modo diverso”.
Torna la domanda su quanto sia giusto che il calcio e la politica si mischino, facendo parlare un allenatore di governo e un politico di sport. Il bilancio finale è chiaro. Ognuno faccia il suo lavoro, soprattutto in Europa, sia ai tavoli di Bruxelles che sui campi di calcio esteri.