ROMA – “Esattamente oggi il nostro governo entra nella lista dei cinque governi più duraturi della storia della Repubblica italiana”. A sciorinare i propri successi sui suoi canali social è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a due anni e mezzo dal suo insediamento a Palazzo Chigi. “In 79 anni di storia repubblicana”, continua nel video di due minuti e mezzo postato su X, “l’Italia ha avuto ben 68 governi. Noi oggi siamo al quinto posto per durata, significa che abbiamo risalito 63 posizioni in circa 127 settimane. Un risultato che voglio condividere per ringraziare i tanti cittadini che continuano a sostenerci e che ci danno la forza per andare avanti con determinazione”.
Un traguardo significativo per il Governo e una riflessione che voglio condividere con tutti voi. pic.twitter.com/cBVB1BsDrg
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 27, 2025
Una maggioranza unita
Nel lungo soliloquio, il capo del governo cerca anche di fugare ogni dubbio di spaccatura all’interno della maggioranza. “Dopo due anni e mezzo abbiamo ancora il consenso della maggioranza dei cittadini, cosa non scontata, e”, sostiene, “la maggioranza è ancora coesa, cosa forse ancora meno scontata”. E non fa niente se da più parti arrivano periodicamente voci su disaccordi intestini, quelli che minerebbero la pace sua e dei suoi due, ingombranti, vice, il leghista Matteo Salvini, ai Trasporti e il forzista Antonio Tajani, agli Esteri. Da poco bacchettati in vista del vertice dei volenterosi in programma all’Eliseo. L’unità è messa a dura prova dalla guerra tra Mosca e Kiev e sull’invio di forze militari, con o senza l’Onu, in Ucraina.
La riforma del premierato
Il messaggio che la Meloni vuole lanciare, però, non è soltanto un monito ai suoi alleati o un’esaltazione del governo. Sembra quasi un gesto apotropaico per sottolineare l’importanza del premierato. E anche della sua riforma che, dichiara sempre nello stesso video, “intanto procede in Parlamento e che considero fondamentale per l’Italia perché fa due cose essenziali: restituisce ai cittadini il pieno potere di scegliere da chi vogliono essere governati e garantisce che chi viene scelto abbia il tempo per realizzare il mandato che ha ricevuto. Così”, ha sottolineato, “sarà finalmente possibile dare continuità alle strategie di lungo periodo e costruire un’Italia più forte, più autorevole, più competitiva”.