Il presidente boliviano Evo Morales è giunto oggi in Bolivia, dopo lo scalo forzato a Vienna per il rifiuto temporaneo di diversi Paesi europei al sorvolo. Il velivolo del presidente è atterrato all’aeroporto di El Alto, vicino a La Paz, 17 ore dopo la partenza da Vienna, con uno scalo tecnico alle Canarie. L”incidente”, che ha creato tensione tra il sud America e l’Europa, è legato alla fuga dell’informatico americano Edward Snowden. Mentre si trovava a Mosca, Morales ha dichiarato che la Bolivia avrebbe preso in considerazione la possiblità di dare asilo a Snowden, l’ex consulente dell’intelligence Usa che ha rivelato lo scandalo Datagate e che ora è braccato dalle autorità americane. Esperti di sicurezza hanno commentato che Snowden, anche volendo, non sarebbe potuto andare sull’aereo di Morales poiché era bloccato nella “terra di nessuno” dell’aeroporto di Sheremetyevo, a Mosca, e non ha potuto fare ingresso in Russia attraverso il controllo passaporti. L’aereo di Morales, invece, è partito da un altro aeroporto internazionale di Mosca, Vnukovo.
Chiesta l’estradizione. Gli Stati Uniti hanno già avanzato una richiesta di estradizione di Snowden alla Bolivia, nel caso in cui l’analista americano dovesse entrare nel paese. Ma le autorità di La Paz l’hanno respinta al mittente. “È una richiesta di estradizione sorprendente, illegittima, infondata e suggestiva che verrà rifiutata in modo categorico e immediato”, ha spiegato in un comunicato il ministero degli Esteri.
E’ polemica. La Russia intanto ha condannato il comportamento di Francia, Spagna, Portogallo e Italia per aver temporaneamente impedito il sorvolo dell’aereo presidenziale boliviano, con a bordo il capo dello stato del paese sudamericano Evo Morales, rendendo difficile il suo rientro in patria dopo che aveva preso parte in Russia a un summit. Gli europei paventavano che sul velivolo vi fosse anche Edward Snowden, il protagonista dello scandalo Datagate, bloccato nell’aeroporto della capitale russa. Nel frattempo Mosca non estraderà Edward Snowden, anche perché negli Stati Uniti c’è la pena di morte: lo ha annunciato Dmitri Peskov, portavoce di Putin. Peskov ha anche detto che Snowden ha cambiato idea e ha rinunciato all’intenzione di chiedere asilo politico in Russia dopo aver saputo la posizione di Putin, precisando che la ‘talpa’ del Datagate si trova ancora all’aeroporto di Mosca.
Le accuse di La Paz. Il governo boliviano ha accusato i paesi europei di aver messo in pericolo la vita di Morales. Una valutazione condivisa dalla Russia. “La negazione dei diritti di sorvolo – si legge nel comunicato del ministero – potrebbe aver creato una minaccia alla sicurezza dei passeggeri a bordo, compresa quella di un capo di uno stato sovrano”. Intanto il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi ha dichiarato: ”La mia sensazione è che difficilmente verrà accolta la domanda” di asilo, presentata all’Italia da Edward Snowden, la talpa del Datagate.
Lorenzo Caroselli