“Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui legittima l’aggredito a difendere sé stesso e la sua famiglia”: così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, riguardo quanto accaduto la scorsa notte.
Fredy Pacini, il titolare di una rivendita di gomme di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, ha ucciso un ladro nella sua azienda ed è ora sotto inchiesta per eccesso colposo di legittima difesa. È un altro nome che si aggiunge alla lunga lista di persone che hanno ucciso qualcuno per difendere le loro proprietà o i propri cari.
I carabinieri stanno ancora cercando l’auto con cui i due malviventi sono arrivati sul posto e il ladro che è riuscito a fuggire. Intanto domani si terrà ad Arezzo l’autopsia sul cadavere di Vitalie Tonjoc, il moldavo di 29 anni ucciso dal commerciante. Sempre domani Pacini verrà sentito dal pm che coordina le indagini.
Nel frattempo, in molti sostengono il gommista. “Io sto con Fredy” e “siamo tutti con te” sono le scritte appese al cancello della ditta. “È un esempio per tutti, anche per come ha lottato contro il crimine”, dice il proprietario del bar Karisma che si trova vicino al luogo dell’accaduto. L’uomo la notte scorsa è stato convinto dagli amici a non dormire nel capannone dove trascorreva tutte le notti proprio a causa dei numerosi tentativi di furto subìti negli ultimi anni.
Salvini ha provato a chiamare Pacini, che però non ha risposto, ancora turbato dalla sparatoria. Il ministro ha poi spiegato che “questo signore da tempo era costretto a vivere e mangiare e dormire in un capannone con la moglie perché aveva subito 38 furti e tentativi di rapine. Essere indagato per eccesso di legittima difesa è qualche cosa che non è degno per un paese civile”. Il ministro dell’Interno ha poi garantito che a inizio del 2019 arriverà in Parlamento la nuova legge per la legittima difesa.