Il Partito democratico lancia la sua app a suon dello slogan “Tu vali tu” e il paragone con la piattaforma Rousseau del Movimento 5 stelle diventa inevitabile. Si chiamerà semplicemente Pd App e servirà per sviluppare un partito orizzontale dove tutti contano allo stesso modo e possono proporre liberamente le proprie idee.
Una scelta che nasce dalla consapevolezza di non poter più perdere terreno, nemmeno nel confronto social con chi sul consenso digitale è già al lavoro da anni: il M5S e il leader leghista Matteo Salvini. “Entro il 15 ottobre saremo in rete” annuncia Carlo Guarino, consigliere digitale dei dem. Il neo ministro Francesco Boccia la definisce entusiasta “la rivoluzione del secolo”. “La differenza con Rousseau è che lì Casaleggio sa chi sono tutti gli iscritti ma gli iscritti non si conoscono tra di loro, noi invece creiamo una rete fatta di interazioni reciproche”, ha detto Boccia.
All’inizio sull’applicazione sarà possibile iscriversi e trovare l’agenda degli appuntamenti, fanno sapere, poi dopo un mese funzionerà a pieno regime. Tutti gli eletti del partito dovranno rendicontare la loro attività online e ci sarà anche spazio per i referendum.