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HomePolitica Il Nuovo esecutivo alle prese con la sfida migranti. Divisioni su linea da tenere

La stabilità del Governo
passa per l'immigrazione:
prime tensioni giallorosse

Zingaretti: "Ocean Viking deve entrare"

Gori: "Gestione migranti fallimentare"

di Marco Valentini11 Settembre 2019
11 Settembre 2019

Nuovo governo, tonalità cambiate dal gialloverde al giallorosso, ma la sfida sulla gestione dei flussi migratori continua a dividere alleati e compagni di partito. Tutti d’accordo con l’archiviare l’approccio “salviniano” alla questione, riassumibile nella strategia dei “porti chiusi”, ma ci sono divergenze sulle modalità effettive con cui regolare il problema.

“Sul tema migratorio intendo continuare a lavorare strenuamente per una gestione multilivello, strutturale e non emergenziale dei flussi migratori e raggiungere un’intesa su un meccanismo automatico di sbarchi e redistribuzione, con un’efficace politica dei rimpatri”. Così il premier Giuseppe Conte su Facebook prima di incontrare a Bruxelles il nuovo presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, con la quale discuterà anche di riformare il trattato di Dublino.

Da quanto emerso finora sembrerebbe che, in attesa di raggiungere un accordo a livello europeo, la linea del nuovo esecutivo sarà quella di avere un approccio più dialogante con le Ong che operano nel Mediterraneo e di evitare di tenere ferme in mare le navi con a bordo migranti, autorizzando lo sbarco in un porto sicuro. Linea promossa fortemente dal Partito democratico e dalla parte del Movimento 5 Stelle vicina al presidente della Camera Roberto Fico. Proprio su questo tema il segretario dem, Nicola Zingaretti, ha dichiarato che la nave Ocean Viking “deve entrare senza se e senza ma. Sulla stessa lunghezza d’onda l’ex presidente del Pd, Matteo Orfini, che chiede di “superare ambiguità e timidezze sul tema migranti e di abrogare i decreti Salvini”.

Diversa invece la posizione di altri dem che emerge dalle parole del sindaco di Bergamo Giorgio Gori (Pd). “L’idea che l’Italia si debba far carico di tutti i migranti non esiste. Anche la sinistra deve ammettere che sulla gestione a terra abbiamo fallito” ha detto Gori. Secondo il sindaco di Bergamo oggi “c’è voglia di voltare pagina, ma gli italiani chiedono posizioni meno rigide quindi eviterei di passare da porti chiusi ad accogliamoli tutti”.

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