BRUXELLES – Non ci sarà il bio-fuel nella lista dei carburanti, che sarà prevista dall’Unione Europea, a partire dal 2035, per continuare ad alimentare le auto con motore a scoppio. L’unico combustibile – così come dichiarato dal vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans – sarà l’e-fuel, in quanto rientra nella categoria di combustibili a emissioni zero, così come proposto dalla Germania.
È questo l’accordo preso nella giornata del 26 marzo, nonostante Roma abbia cercato di dimostrare fino all’ultimo – in un lungo negoziato con Bruxelles – che il bio-fuel possa essere ritenuto un carburante “neutro”, quindi a zero emissioni inquinanti.
La differenza fra bio-fuel ed e-fuel
La linea intrapresa dall’Italia prevedrebbe l’utilizzo del bio-fuel che, a differenza dell’e-feul, non ha nulla di sintetico ed è prodotto a partire dalla fermentazione di biomasse o scarti – con l’Eni, eventualmente, pronta a gestire la partita. L’Italia, presente alla riunione degli ambasciatori dei Ventisette di questa mattina, hanno chiesto più tempo per riflettere e approfondire la dichiarazione sugli e-fuels, che la Commissione avrebbe allegato allo stop alle auto inquinanti a partire dal 2035. Ma senza alcun successo.
Il commento di Federauto
Secondo Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto, “la decisione europea di dare un futuro ai motori endotermici per auto e furgoni rappresenta una scelta strategica, importante e positiva, che supera la logica sbagliata di affidare il futuro della mobilità solo all’elettrico”. Inoltre, aggiunge Artusi: “Il Consiglio Ue non può accantonare i biocarburanti di fonte rinnovabile, i quali, ancor più degli e-fuels, assicurano un’impronta di carbonio completamente neutra”.
Una scelta “incomprensibile”
Inoltre, sempre secondo quanto afferma il vicepresidente di Federauto, “quella di includere gli e-fuels, ma non i bio-fuels, rappresenterebbe una scelta incomprensibile sul piano tecnico, ambientale e funzionale, considerato che il vero target della regolamentazione europea in materia di transizione energetica è la de-carbonizzazione, a prescindere dalla tecnologia utilizzata, oltre ad avere pesanti ricadute sul piano economico e sociale per il nostro Paese”.
Il commento del ministro Gilberto Pichetto Fratin
A riguardo non si è fatto attendere il commento del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il quale ha dichiarato: “E’ irragionevole che l’Europa non includa i biocarburanti in un accordo per consentire la vendita di veicoli che bruciano carburanti ricavati da energie rinnovabili oltre il 2035. Confidiamo che l’Europa non si dimostri irragionevole e sorda agli appelli provenienti da un Paese impegnato a raggiungere gli obiettivi che renderanno il continente energeticamente neutro entro il 2050”.