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HomeSpettacoli Covid, in piazza il mondo dello spettacolo

Il mondo dello spettacolo
in venti piazze italiane
per chiedere dignità

A un anno dall'ultimo evento dal vivo

i lavoratori: "siamo stati abbandonati"

di Roberta Chiarello23 Febbraio 2021
23 Febbraio 2021

Una rappresentanza degli orchestrali del teatro Carlo Felice hanno suonato l'inno nazionale italiano davanti alla Prefettura di Genova, per chiedere la riapertura in sicurezza dei teatri e del comparto culturale, fermo da un anno a causa delle norme di sicurezza contro la pandemia di Codid-19. Genova, 23 febbraio 2021. ANSA/LUCA ZENNARO

A un anno esatto dall’ultimo evento dal vivo, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo scendono in 20 piazze italiane per protestare contro la situazione precaria del loro settore dall’inizio della pandemia. 

L’iniziativa è stata promossa dalla Rete intersindacale professionisti spettacolo e cultura per chiedere “la tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale con la presenza del Ministero del Lavoro, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero per i beni e le attività culturali”. Richiesti anche lo sblocco immediato e la conseguente erogazione dei ristori rimasti in sospeso, oltre a forme di finanziamento a sostegno delle piccole e medie imprese che si occupano di cultura e spettacolo. 

Fra gli appuntamenti più rilevanti la manifestazione davanti la Prefettura di Genova, dove i lavoratori dello spettacolo aderenti a Fistel Cisl e Uilcom hanno eseguito l’Inno di Mameli. I musicisti, tutti del teatro Carlo Felice, hanno chiesto la riapertura di teatri e sale da concerto. Al momento una delegazione è stata ricevuta in prefettura. “Questo è un mondo solo: cinema, teatro e tutto ciò che gira attorno al mondo dello spettacolo è qui. Il messaggio che deve arrivare è che questo settore può e deve ripartire immediatamente”. Lo ha chiarito Franco Ippolito, segretario generale Fistel Cisl Liguria, sottolineando l’urgenza di mettere in campo tutti gli interventi economici e legislativi sui quali “fino a oggi la politica ha procrastinato”.

Tensione a Torino, dove la famosa circense Katiuscia Medina ha minacciato di occupare l’autostrada con i camion della compagnia se le proteste rimanessero nuovamente inascoltate. “Se la Regione e il governo non ci ascoltano – la provocazione di Medina –  dovremo fare loro capire che così non si può proseguire”. A Roma previsti due incontri, alle 14:00 davanti al Teatro Argentina e alle 15:30 in Piazza Montecitorio.

 

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