ROMA – L’arresto del tesoriere dei democratici, Nicola Salvati, a seguito dell’inchiesta sul favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è diventato il pretesto per un affondo da parte del Movimento 5 Stelle nei confronti del Partito Democratico.
Un avviso, per quella che potrà essere in futuro un alleanza, è arrivato direttamente dal capogruppo alla Camera del M5s, Riccardo Ricciardi, dichiarando che “per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza”. Un invito alla “pulizia totale” per chi voglia avvicinarsi al Movimento.
Non tarda la replica del Pd per bocca della capogruppo alla Camera, Chiara Braga: “In realtà la persona interessata è stata subito sospesa dal Pd, dal suo ruolo di tesoriere”.
Botta e risposta che anticipa le dichiarazioni del leader del M5s Giuseppe Conte, arrivate nella serata di ieri, che si sofferma sull’importanza dell’etica pubblica all’interno del movimento e di avere un progetto chiaro, e ben condiviso, per andare a contrastare la destra al potere. L’imperativo, ribadisce, è non ‘lasciarsi fagocitare dal Pd, perché sennò non si vince’.